Il continente europeo è in fermento, in questi mesi il tema della cannabis è stato trattato da diversi paesi che formalmente o meno fanno parto dell’Unione Europea nel senso della legalizzazione. Che sia terapeutica, industriale o ricreativa la cannabis è oggi certamente al centro dei pensieri dei policy maker, che vedono arrivare dagli Stati Uniti dati molto interessanti da quei paesi che hanno legalizzato. Certamente la Germania ha fatto fare un balzo in avanti con il pensiero a quei paesi che pensavano di legalizzare la cannabis, del suo caso parleremo in modo approfondito la prossima settimana, ma ciò che è certo è che sia in Europa sia nei paesi che sperano di entrarci (come l’Ucraina) lavorare sul tema della cannabis è quantomai necessario.
L’Ucraina ha fatto un primo passaggio parlamentare positivo per la legalizzazione della cannabis terapeutica, e il governo scozzese si è posto in maniera aperturista verso la legalizzazione della cannabis, anche se il Primo Ministro inglese ha già respinto questa richiesta. Nella giornata del 7 luglio, proprio una settimana fa, Elena Whitham (ministro scozzese per le politiche in materia di droghe e alcol) ha invitato il governo del Regno Unito a prendere in considerazione non solamente la legalizzazione della cannabis, ma un’adozione di un approccio diverso alla salute pubblica implementando la riduzione del danno e modificando l’impianto penale.
“Queste sono proposte ambiziose e radicali, basate su prove che aiuteranno a salvare vite umane“, ha affermato Elena Whitham:“Vogliamo creare una società in cui l’uso problematico di droghe sia trattato come una questione di salute, non un problema criminale, riducendo così lo stigma e la discriminazione e consentendo alla persona di riprendersi e contribuire positivamente alla società.»
Dal governo inglese è arrivato un no per attuare un differente tipo di approccio: dopo la Brexit il Regno Unito ha preso definitivamente la via di un paese conservatore anche sui diritti?
In Portogallo invece dopo aver depenalizzato il consumo di tutte le sostanze stupefacenti nel 2001, adottando un approccio di welfare sociale che elimina lo stigma verso i tossicodipendenti, si è presentata una proposta per legalizzare la cannabis che dovrebbe essere approvata nel 2023: non si sa però ancora quando e soprattutto come. Inizia a sentirsi la necessità da parte dei legislatori di fare un passo in avanti rispetto alla legge del 2001.
In vista delle elezioni europee questo tema potrebbe essere al centro dei dibattito pubblico, l’ottica di una riforma europea aprirebbe anche ad una riforma delle Convenzioni Internazionali.