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Germania: ecco i social club. Ora tocca al Bundestag

Il governo tedesco ha approvato il progetto di legge sulla legalizzazione della cannabis, dopo più di un anno di intenso lavoro da parte del Ministero della Salute e nella persona del Ministro Karl Lauterbach.  Il Ministro della salute ha tenuto in questi anni le audizioni, partite più di un anno fa, mentre inviava contestualmente una delegazione di suoi assistenti negli Stati Uniti, in California, per immagazzinare informazioni sulla struttura di regolamentazione della cannabis ricreativa in uno dei luoghi che per prima l’ha implementata. Ha mediato con l’Unione Europea che deve non solo sottostare ai temuti Trattati Internazionali, proprio quelli che hanno causato il blocco del Referendum Cannabis nel nostro paese, ma deve tener conto della propria legislazione interna.
La Germania quindi dovrà fare a meno di una legalizzazione “all’Americana”, ma sarà di fatto il primo paese europeo (se ci sarà l’approvazione delle camere) a regolamentare i cosiddetti ‘Cannabis social club’, che esistono già in Spagna,  ma senza una legalizzazione formale.
La nuova legge approvata ieri dal governo tedesco prevede la legalizzazione parziale della coltivazione di cannabis e del suo possesso/consumo, tramite l’istituzione di associazioni senza scopo di lucro che potranno operare nel paese.
I membri dei social club saranno limitati a 500: ogni membro potrà coltivare un massimo di tre piantine per il proprio consumo personale, sotto la supervisione di autorità pubbliche che controlleranno anche i social club. Le associazioni poi potranno coltivare e fornire ai loro associati il prodotto per un massimo di 25 grammi in un giorno, ed un ulteriore tetto massimo a 50 grammi su base mensile.
Quindi per farla semplice: io posso in due giorni diversi ritirare 25 grammi e raggiungere la quota massima di 50 grammi mensili decretati per legge. Una restrizione è stata fatta per i ragazzi giovani, dai 18 ai 21 anni, per cui sarà possibile ricevere un massimo di 30 grammi al mese. Sembra che all’interno della legge poi ci sia uno step successivo di apertura alla vendite tramite negozi dedicati: vedremo se questa parte verrà accettata dal Parlamento.
Sia sulla coltivazione che sui club però, molto spazio decisionale viene lasciato ai Laender: sappiamo che il territorio tedesco è vasto, e potranno uscire associazioni molto diverse l’una dall’altra, o in alcuni luoghi non nascere proprio, trovando quindi maggiori difficoltà di implementazione del progetto che sarà anche accompagnato da una campagna di comunicazione dedicata, dal titolo: “Legale, ma…”. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani a tenere in considerazione i rischi della sostanza.
La legge in questione ha iniziato ad essere aspramente criticata dalle opposizioni ma anche da alcuni sindacati di polizia. Effettivamente se l’obiettivo primario come detto da Lauterbach è “tagliare le gambe ai narcotrafficanti”, l’impostazione data a questo progetto di legge risulta debole per lo scopo prefissato, mentre potrebbe essere utile per decriminalizzare effettivamente la cannabis e diminuire le sanzioni per un fenomeno che è vasto. Inoltre diminuirebbe lo stigma verso le persone, e si creerebbe un circuito di reale riduzione del danno anche per gli adolescenti. Nei prossimi giorni entreremo maggiormente nei dettagli della legge, analizzando anche le posizioni dei partiti in Parlamento. 
Ora la palla passa al Bundestag.
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