La cannabis terapeutica le ha cambiato la vita, ed ora la sua famiglia vuole che possa utilizzare la sua dose all’interno delle mura scolastiche. Richiesta fatta e al momento negata. Questa è la storia di Krystal, una bambina di 9 anni del Minnesota affetta da autismo ed epilessia, che fino ad oggi ha frequentato la scuola in modo saltuario potendoci andare solo per metà giornata a causa dei vari esami e terapie a cui ha dovuto sottoporsi. I suoi genitori, Sabrina e Tim, hanno trovato nella cannabis medica un alleato anche per integrare meglio la giornata di Krystal e permetterle di andare a scuola per tutta la giornata.
La scuola non ha dato il permesso alla famiglia per far si che Krystal utilizzi quella che è a tutti gli effetti una medicina. I genitori sono colpiti: “Sentiamo che è ingiusto. Lei merita di stare a scuola per tutto il giorno e avere le sue medicine, proprio come gli altri bambini”.
La scuola ha detto loro che hanno la possibilità di riprendere la ragazza da scuola nel momento in cui deve assumere la medicina (una tintura di olio CBD/THC mixato con il succo), e riportarla a scuola dopo l’assunzione. Una soluzione che evidentemente non è adeguata ad una ragazza di nove anni con questo tipo di disturbo, visto il rischio di confonderla maggiormente. Pertanto al momento hanno deciso, a malincuore, di continuare a portarla a scuola per mezza giornata. Il padre Tim ha dichiarato: “prenderla e riportarla indietro la butterebbe fuori dalla sua routine. Le probabilità che non capisca l’intera situazione e provi disagio c’è, e non le farebbe vivere bene il resto della giornata”.
La famiglia ha contattato anche Zack Stephenson, rappresentante dello Stato del Minnesota e fautore della legge sulla legalizzazione, che ha confermato la possibilità di poter portare il medicinale a scuola a maggior ragione se non è un prodotto che si deve vaporizzare.
La famiglia si augura che possa passare una legge che regoli queste situazioni in modo da non confondere la cannabis ricreativa da quella medica, e far passare la netta differenza rispetto alle due sostanze sia per quanto riguarda le finalità di utilizzo sia per quanto riguarda le proprietà.
Una recente legge del Colorado richiede che le scuole abbiano una politica che consenta agli infermieri o ad altro personale scolastico di somministrare cannabis terapeutica, se queste figure lo desiderano ed accordano.