Il 16 aprile 2024, la direzione generale Welfare farmaceutica e dispositivi medici della Regione Lombardia ha annunciato importanti aggiornamenti nelle modalità di prescrizione degli estratti di cannabis. La nota, firmata dalla dirigente Ida Fortino, evidenzia la necessità di integrare e uniformare le indicazioni prescrittive relative alla cannabis per garantire coerenza sul territorio. Questo annuncio, riportato da FarmaciaVirtuale.it, segnala un passo significativo nella regolamentazione dei prodotti farmaceutici a base di cannabis.
Dettagli della Nuova Regolamentazione
La nota sottolinea che, per gli estratti titolati di cannabis, i medici dovranno ora specificare la quantità in volume (millilitri) anziché in peso, dato che tali estratti vengono forniti alle farmacie in forma liquida. Questo cambiamento mira a facilitare la gestione del registro di entrata e uscita degli stupefacenti nelle farmacie.
Inoltre, è richiesto che sulla ricetta venga indicata la posologia esatta in milligrammi di THC (Tetraidrocannabinolo) e/o CBD (Cannabidiolo), oltre al codice ATC (Classificazione Anatomica Terapeutica Chimica), che facilita la categorizzazione internazionale dei farmaci.
Implicazioni per Farmacisti e Pazienti
Le farmacie dovranno adattarsi a questa nuova normativa preparando quantità minime di 50 millilitri e, nel caso il trattamento prescritto superi i 50 millilitri in 30 giorni, allestire volumi multipli di questa misura. Ciò è essenziale per assicurare che i pazienti ricevano dosaggi consistenti e controllati, particolarmente importante per trattamenti a base di sostanze come THC e CBD.
La direttiva specifica anche che l’estratto titolato deve essere diluito in un rapporto di almeno 1:1 con un adeguato veicolo per uniformare la concentrazione tra diversi metodi di preparazione, garantendo così la sicurezza e l’efficacia del trattamento.
Conclusioni
Queste nuove linee guida dalla Regione Lombardia rappresentano un avanzamento significativo nella standardizzazione delle prescrizioni di cannabis, con l’obiettivo di migliorare la gestione terapeutica e la sicurezza dei pazienti. La continua evoluzione delle normative riflette l’importanza di adattare le pratiche mediche e farmaceutiche alle esigenze contemporanee e alla crescente accettazione dei trattamenti a base di cannabis in Italia.