Negli ultimi anni, il dibattito sulla legalizzazione della cannabis in Italia ha visto crescere la tensione tra chi sostiene l’uso controllato della sostanza e chi si oppone fermamente. Al centro di questa battaglia si trova la proposta di legge d’iniziativa popolare denominata “Io Coltivo”, un’iniziativa promossa dall’Associazione Meglio Legale in collaborazione con altre organizzazioni come l’Associazione Luca Coscioni e Eumans.
La Proposta “Io Coltivo”
“Io Coltivo” è una proposta di legge d’iniziativa popolare che punta a legalizzare la coltivazione domestica di cannabis per uso personale e collettivo in Italia. Il cuore della proposta prevede che ogni individuo possa detenere fino a 30 grammi di cannabis e coltivare fino a un massimo di quattro piante contenenti THC, il principio attivo della cannabis. La proposta, ispirata da modelli regolatori già adottati in Germania, Malta e Lussemburgo, mira anche a stabilire i “Cannabis Social Club”, associazioni senza scopo di lucro dove i membri possono coltivare e condividere la cannabis in modo sicuro e regolamentato.
La campagna “Io Coltivo” ha raccolto oltre 55.000 firme, superando così il minimo richiesto per le proposte di legge d’iniziativa popolare. Le firme sono state consegnate al Senato, innescando un obbligo di discussione secondo il regolamento della camera alta. La proposta cerca di decriminalizzare l’uso personale della cannabis, consentendo il trasporto fino a 30 grammi e abolendo sanzioni amministrative come il ritiro della patente e del passaporto per chi ne fa uso.
Tra i principali promotori di “Io Coltivo” ci sono Antonella Soldo, fondatrice di Meglio Legale, Matteo Mainardi dell’Associazione Luca Coscioni, e Marco Cappato, noto attivista per i diritti civili. La campagna è stata sostenuta da un ampio spettro di associazioni e movimenti, inclusi +Europa, Forum Droghe, e Radicali Milano, a dimostrazione di un crescente supporto trasversale per la regolamentazione della cannabis in Italia.
Le Critiche di Matteo Salvini
Uno dei più strenui oppositori della legalizzazione della cannabis è il vicepremier Matteo Salvini. In una recente diretta su TikTok, Salvini ha ribadito la sua posizione contraria, dichiarando: “Legalizzare la droga? Mai. La droga è morte per quello che mi riguarda”. Salvini, leader della Lega, sostiene che esistono numerosi modi alternativi e più sani per divertirsi e passare il tempo senza ricorrere a sostanze che possono compromettere la salute mentale e fisica (forse si riferisce all’alcool? ma ha mai guardato i dati sui danni diretti e indotti?).
Secondo Salvini, la legalizzazione della cannabis, anche per uso personale, rappresenterebbe una minaccia per la società, aprendo la porta a un potenziale aumento dell’uso di droghe e delle dipendenze. Ha invitato i giovani a evitare le droghe, sottolineando che attività come suonare, ballare, e persino fare l’amore, sono modi migliori per godersi la vita.
I promotori di “Io Coltivo” hanno risposto alle critiche di Salvini con una ferma difesa della loro proposta. Matteo Mainardi, ad esempio, ha sottolineato che la proposta di legge si basa su anni di confronto e studio delle esperienze europee, dimostrando che la regolamentazione può essere efficace nel ridurre i rischi associati all’uso non regolamentato di cannabis. Antonella Soldo ha enfatizzato che la legalizzazione controllata può portare benefici non solo dal punto di vista della salute pubblica, ma anche in termini di riduzione del mercato nero e dei costi legati alla criminalizzazione.
Il Futuro della Proposta
Ora che le firme sono state consegnate al Senato, la palla passa ai legislatori, che dovranno discutere la proposta “Io Coltivo” e decidere se e come procedere con la regolamentazione della cannabis in Italia. La proposta ha generato un vivace dibattito che riflette una spaccatura nella società italiana, tra chi vede nella legalizzazione una strada per un approccio più responsabile e chi teme che possa avere conseguenze negative per la salute pubblica. L’iniziativa “Io Coltivo” rappresenta un punto cruciale nel dibattito italiano sulla cannabis, e la sua evoluzione sarà attentamente monitorata sia dai sostenitori che dagli oppositori della legalizzazione.