La Commissione Agricoltura del Senato, dopo la recente concessione della Sede Deliberante da parte del Presidente del Senato su richiesta del relatore Mario Dalla Tor (Ap), e dopo i rinvii degli ultimi giorni per indecisioni e presunti emendamenti dell’ultim’ora, ha approvato in data odierna la proposta di legge per lo sviluppo della Filiera della Canapa, all’unanimità e in via definitiva.
Abbiamo ampiamente spiegato i cambiamenti e le novità (soprattutto per il nuovo limite del THC che sale a0,6%) che entreranno in vigore a breve in questo nostro articolo, che vi invitiamo a leggere per avere una chiara visione della legge. Tuttavia, restano ancora alcuni punti che verranno definiti nei prossimi mesi, come il limite del THC permesso nei generi alimentari derivati, mentre altri restano aperti come il capitolo delle infiorescenze: questo è un punto un po’ critico, in quanto si potranno coltivare piante per le infiorescenze ma non vi è regolamentazione precisa. Per alcuni può essere una lacuna potenzialmente dannosa, per altri l’aver escluso questa tematica è indice che non si è ancora in grado di poterla regolamentare al meglio.
Un altro discorso delicato riguarda il Corpo Forestale dello Stato, organo preposto a svolgere i controlli previsti dalla Legge. Il problema riguarda direttamente questo testo, in quanto sta per attuarsi l’imminente accorpamento della Forestale all’arma dei Carabinieri, e in piccola parte nel Corpo dei Vigili del Fuoco. Il governo Renzi sta confermando questa decisione, presentando nuovi automezzi dei Carabinieri di colore verde, per il “Comando Tutela ambientale agroalimentare e forestale”, mentre dalla parte opposta stanno per arrivare almeno un migliaio di ricorsi al TAR contro la decisione di questo accorpamento, da parte di altrettante Guardie Forestali che non sono d’accordo con la militarizzazione del Corpo. Se così avvenisse, i controlli verrebbero svolti dal personale che lavora per il Comando Tutela ambientale, ma di fatto eseguiti dall’arma dei Carabinieri. Seguiremo questa vicenda con attenzione nei prossimi mesi.
Con questa nuova legge e con il nuovo anno, ci auguriamo di veder fiorire nuovi progetti di coltivazione, sia per bonificare il territorio italiano che per tornare a produrre la miglior qualità di Canapa sul mercato mondiale. Questa legge, grazie anche ai 700 mila euro annui messi a disposizione dal Ministero dell’Agricoltura, permetterà di sviluppare anche nuove tecniche di ottimizzazione dei raccolti, sia in termini di produttività che in termini di integrità della produzione stessa; questo sia per ottenere un prodotto di qualità, sia evitare perdite di parti di raccolto a causa di parassiti e malattie, che negli ultimi anni colpiscono sempre di più anche la pianta di Canapa.