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Canapa alimentare, tutte le proprietà di un superfood stupefacente

L’interesse degli italiani per i “superfood” alleati della salute è noto e crescente. In questo contesto la canapa gioca un ruolo da protagonista, come suggerisce la presenza massiccia  e ben segnalata sugli scaffali di molti negozi specializzati. E che i benefici di questa coltura possa essere destinata solo a vegani e vegetariani è una leggenda metropolitana assolutamente da sfatare.

Intanto inquadriamo l’argomento: stiamo parlando di una coltura e di una distribuzione alimentare assolutamente legale. Quando ci si riferisce alla canapa alimentare, infatti, parliamo della variante senza alcun effetto psicoattivo perché quasi priva di Thc. Si tratta della Cannabis Sativa L., che per uso tessile e alimentare ha una percentuale di principio attivo inferiore allo 0.2%.

La legge 242/2016 e la Canapa-mania

A regolarne la coltivazione e la filiera agroindustriale, in Italia, è la legge 242 del 2 dicembre 2016, entrata ufficialmente in vigore dal 14 gennaio 2017. Nella legge se ne parla come di una “coltura in grado di contribuire alla  riduzione dell’impatto ambientale in agricoltura, alla riduzione del consumo dei suoli e della desertificazione e alla perdita di biodiversità, nonché come coltura da impiegare quale possibile sostituto di colture eccedentarie e come coltura da rotazione”.

Anche grazie a questa svolta dal punto di vista normativo, in Italia i terreni coltivati (secondo i dati della Coldiretti) sono aumentati del 300%. Agricoltori esperti e giovani in cerca di uno sbocco professionale (anche molti emigranti di ritorno nel Bel Paese) hanno investito con determinazione in questo settore. Sono ancora lontani i numeri degli anni Quaranta – quando la coltivazione della canapa era una pratica diffusissima in Italia, 110mila ettari – ma non è esagerato parlare di una nuova ondata di Canapa-mania nel nostro Paese.

Oggi si inserisce perfettamente nella grande ondata di interesse globale per uno stile di vita e alimentare sostenibile, attento alla cura dell’ambiente e orientato alla scelta di prodotti o cibi naturali.

Canapa, come si consuma e proprietà nutritive

I semi di canapa si possono acquistare anche in un comune supermercato. Si possono consumare interi o decorticati, ad esempio a colazione insieme a latte o yogurt, oppure uniti ad altri ingredienti per preparare insalate.

Grazie alla elevata quantità di proprietà nutritive sono validi alleati naturali per il nostro organismo, soprattutto se ingeriti con il guscio. Sono composti per il 24% da proteine e contengono tutti gli 8 amminoacidi essenziali; sono ricchi di fibre; contengono acidi grassi omega 6 e omega 3 in un rapporto ottimale di 3:1; contengono minerali come fosforo, magnesio, calcio, ferro potassio; presentano un’elevata percentuale di vitamina E, preziosa per la sua azione antiossidante.

Spremendo i semi a freddo si ricava un olio ideale come condimento ricco di grassi polinsaturi. A tutela dell’olio di qualità derivato da coltivazioni made in Italy esistono il marchio Federcanapa e il sistema di tracciabilità Junction messo a punto dalla società BIT256.

Se un tempo la farina ottenuta dalla spremitura diventava scarto, oggi è tornata alla ribalta e viene utilizzata per preparare pasta, pane e dolci. Dai semi di canapa è anche possibile ricavare un latte – l’Hemp milk – e, quindi, formaggio.

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