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Stampa e cannabis, come si costruisce (l’ennesima) campagna di demonizzazione

Il titolo è di quelli roboanti: Cannabis, studio choc in Usa: “Più incidenti negli Stati dove è legale”. Oh mamma mia, s’immagina la “casalinga di Voghera”. Ecco tutti questi drogati che prendono la macchina e vanno a fare le corse per schiantarsi contro gli altri. Che paura, che schifo! L’effetto demonizzatore è immediato, così come la spettacolarizzazione della notizia per fare qualche clic in più sui social.

Ma siccome la questione della sicurezza stradale è una cosa seria, allora è meglio leggere l’articolo, pubblicato sul sito del Quotidiano Nazionale (quotidiano.net). Un caso scuola – come ce ne sono tanti – di articoli che si smentiscono da soli.

L’incipit segue il filo nero del titolo: La marijuana libera potrebbe rendere le strade più pericolose. Secondo uno studio dell’Insurance Institute for Highway Safety e dell’Highway Loss Data Institute, gli incidenti sono in aumento proprio negli Stati americani che hanno liberalizzato l’uso della cannabis a scopo ricreativo.

A quel punto si è portati a pensare che ci siano dei numeri precisi, delle statistiche certificate. E invece: in Colorado, Nevada, Oregon e Washington le richieste di risarcimento in seguito a una collisione sono aumentate del 6% rispetto agli Stati dove non sono state legalizzate le droghe leggere. 

Poi la parola va a tal David Harkey, presidente dell’Insurance Institute for Highway Safety, finanziato dalle maggiori compagnie assicurative Usa: “Per quanto riguarda la marijuana legale, stiamo iniziando solo adesso a capire che effetti può avere su chi si mette al volante. Per ora possiamo dire che il rischio di incidenti è più alto negli Stati dove è stata liberalizzata”.

Infine l’ammissione che si tratta di un bluff la scrive lo stesso autore dell’articolo: Queste parole significano che la correlazione diretta tra fumo non vietato e maggior numero di collisioni non è stata scientificamente dimostrata.

E ancora: Gli esperti, in ogni caso, mettono le mani avanti: serviranno ulteriori ricerche per comprendere meglio il fenomeno. Anche perché molto spesso gli automobilisti si mettono alla guida dopo aver assunto farmaci, alcol e altre droghe, rendendo difficile isolare gli effetti della cannabis.

Ma che parliamo?

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