I proibizionisti sono sempre più minoranza in Italia. È quanto emerge dall’indagine condotta dall’istituto indipendente IZI spa di Roma (resa nota da RaiNews), che ha chiesto agli italiani (vedi nota metodologica) di dichiarare la propria opinione sulla commercializzazione di prodotti a base di cannabis light e sulla legalizzazione dei derivati della cannabis propriamente detta.
Ebbene i risultati probabilmente andranno di traverso al ministro dell’Interno Matteo Salvini, uno dei più miopi ed ideologici oppositori della liberalizzazione, regolarizzazioni o legalizzazione, che dir si voglia.
Il 64% degli italiani che si sono fatti un’opinione in materia dichiara che i prodotti a base di cannabis light dovrebbero essere commercializzati, per il 30,2% liberamente, per il 33,9% sottoponendoli come gli alcolici e le sigarette ai Monopoli di Stato. Solo il 35,9% degli intervistati ritiene che questi andrebbero proibiti in qualunque forma.
Ma anche per quanto riguarda la liberalizzazione della coltivazione e della vendita a uso ricreativo della cannabis la maggioranza si dichiara favorevole: il 55,2% di quanti hanno un’opinione in proposito ritiene che sia arrivato il momento di legalizzare.
Ora forse i Cinque Stelle, sempre molto attenti ai sondaggi, avranno uno strumento in più per far seguire alle parole i fatti e andare dall’alleato di governo a perorare una causa che, fino a che stavano all’opposizione, era considerata prioritaria.
Anche perché legalizzare vuole dire togliere fiato alle mafie e al mercato nero, creare straordinarie opportunità d’impresa e di lavoro, tutelare la qualità dei prodotti e la salute dei consumatori, che sapranno in ogni momento cosa stanno assumendo (a differenza di quando comprano erba dallo spacciatore sotto casa).
Nota metodologica Popolazione di riferimento: popolazione residente in Italia. Campionamento stratificato proporzionale per sesso e classi di età; macro-area geografica. 1000 interviste condotte in modalità CATI/CAWI tra il 08/07/’19 e il 13/07/’19. Errore statistico del 3%.