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Power Plant, la storia della Sativa Africana

La Power Plant ha sempre avuto un’aria di mistero tra i molti coltivatori di cannabis. La genetica è stata originariamente creata da Dutch Passion negli anni ’90, eppure Power Plant si trova ancora oggi in moltissimi coffee shop, nei quali, viene talvolta chiamata ‘PPP’ o Pure Power Plant. L’alto livello di THC e l’effetto cerebrale anti stress ed euforico non passa mai di moda. Con un tempo di fioritura insolitamente rapido di 8-9 settimane, la Power Plant è più veloce delle sative a cui siamo abituati.

Portare la genetica sudafricana nei Paesi Bassi negli anni ’90

Il primo obbiettivo è stato sicuramente quello di portare in Olanda le genetiche Africane in modo da poterle selezionare e stabilizzare.

Due delle migliori linee genetiche provenienti dall’Africa sono senza dubbi la Durban Poison e la Power Plant. Durban Poison vanta una genetica a dominanza sativa potente, si adatta molto bene in diversi climi , ed è molto popolare tra i coltivatori indoor e outdoor. Durban è un altro vecchio classico che è ancora popolare decenni dopo la creazione e il lancio sul mercato. C’è qualcosa di speciale nella genetica sativa sudafricana! 

Il team di Dutch Passion si è divertito molto ad assaggiare le migliori tipologie di cannabis africana negli anni ’80 durante i primi anni dell’azienda. I buds di sativa dal sapore dolce avevano accenni di spezie esotiche. L’effetto anti stress era davvero piacevole, e l’ansia scompariva velocemente.

Forse c’è qualcosa nella particolare miscela di cannabinoidi/terpeni delle genetiche sudafricane che ha prodotto un costante interesse duraturo nel tempo per queste genetiche mantenendo una popolarità invariata.

La caccia al ceppo genetico sudafricano

Prima che Dutch Passion esistesse formalmente, negli anni ’70, il futuro fondatore Henk Van Dalen, aveva raccolto i semi dell’erba sudafricana, molto richiesta nei coffee shop. La cannabis sudafricana aveva sicuramente un certo fascino esotico e un’attrazione tutta sua fin dai primi giorni della cultura europea cannabica. Non c’erano dubbi sulla sua popolarità. I primi clienti dei coffeeshop facevano la fila fuori quando si diceva che fossero in vendita dei veri buds di Power Plant!

Ciò che rendeva la Power Plant davvero attraente era l’euforico effetto sativo combinato a tempi di fioritura veloci come alcune delle classiche varietà indiche. Era veloce e facile da coltivare, con dei raccolti abbondanti anche per un coltivatore medio. 

Quando la Power Plant originale è stata campionata per la prima volta durante le spedizioni di ricerca genetica in Sud Africa, si è pensato che il potente high fosse di alto livello come le migliori tipologie di cannabis in Olanda o in California. I semi sono stati portati nei Paesi Bassi e si è iniziato a lavorare per stabilizzare una linea genetica già abbastanza consistente e stabile. Le piante producono lunghi fiori, ma l’altezza complessiva della pianta rimane di solito intorno a 1-1,5 m. in indoor. Per una sativa, è molto più pratico e maneggevole dei mostri sativi più alti di 2m.

I primi semi di Power Plant commercializzati negli anni ‘90 

Quando i primi semi raccolti sono stati coltivati in indoor dai selezionatori di Dutch Passion, Power Plant ha mostrato alcuni individui particolarmente potenti. Gli esemplari più resistenti e con più alto contenuto di THC sono stati riprodotti per un ulteriore selezione e perfezionamento genetico. Power Plant è stata messa sul mercato e accolta calorosamente da tutti i coltivatori, ma soprattutto dai primi coltivatori commerciali.

La genetica ha avuto un successo incredibile, con una domanda spesso superiore alla capacità di produzione dei semi. La Power Plant divenne uno dei ceppi più popolari tra i coltivatori commerciali che rifornivano i coffee shop, infatti, ancora oggi è presente nei menu di gran parte dei coffeeshop olandesi.

Non erano solo i coltivatori commerciali che volevano coltivare Power Plant, anche i coltivatori domestici stavano diventando sempre più numerosi a partire dagli anni ’90 in poi. Una tendenza che continua ancora oggi. Oggi Power Plant rimane più popolare che mai, con un numero di “aficionados” e nuovi coltivatori che vogliono provarla, superiore alla media delle genetiche “old school

Auto Power Plant, continuando la tradizione dei semi ricchi di THC con resa XXL

Dutch Passion ha da poco creato la sua versione autofiorente, l’Auto Power Plant. Indoor ha un ciclo di crescita ottimale con 20 ore di luce giornaliera. La maggior parte delle piante sono pronte per il raccolto dopo 75 giorni, circa. Occasionalmente la genetica sativa produce dei fenotipi a fioritura lenta che possono richiedere un’altra settimana o due. Tuttavia, l’attesa extra vale davvero la pena, dato che questa è una pianta dalla produzione XXL.

Nei sistemi idroponici come il DWC, i migliori coltivatori otterranno diverse centinaia di grammi per pianta dalla Auto Power Plant. 

La creazione dll’Auto Power Plant permette di continuare le migliori tradizioni dei ceppi autofiorenti ricchi di THC che hanno avuto il tempo necessario per un lento e costante miglioramento genetico prima della commercializzazione. Ci sono voluti alcuni anni di perfezionamento genetico prima che l’Auto Power Plant raggiungesse i livelli di qualità e consistenza necessari per soddisfare realmente i breeders e qualificarsi pronta per la vendita.

Power Plant dai semi regolari ai semi autofiorenti

Power Plant per il team di Dutch Passion è stato un viaggio nel tempo che attraversa l’Africa fino a raggiungere l’Olanda per poi essere coltivata in tutto il mondo. È insolito che la storia di una genetica di cannabis si mantenga per molti anni, partendo con dei semplici semi regolari per arrivare ai migliori semi autofiorenti decenni dopo. La Power Plant rimane una delle più amate varietà di cannabis di tutti coltivatori grazie al tempo di fioritura insolitamente veloce e al fatto che la genetica è una delle più produttive presenti sul mercato. Questa genetica originale di alta qualità ricca di THC, è coltivabile sia in indoor che in outdoor, di cui si possono trovare i semi regolari femminilizzati o autofiorenti.

Con l’Auto Power Plant possiamo aspettarci dei semi facili da coltivare con raccolti XXL e una fioritura veloce. I fiori, notoriamente potenti e appiccicosi, maturano rapidamente permettendo ai coltivatori commerciali una rara combinazione di cicli di coltura rapidi e super produttivi. Se non avete ancora coltivato la genetica Power Plant, allora l’Auto Power Plant è un ottimo punto di partenza!


Questo articolo contiene informazioni provenienti direttamente dall’azienda produttrice o fornitrice del prodotto o del servizio pubblicizzato. La redazione di Beleaf Magazine e i suoi collaboratori non sono responsabili del contenuto e non vogliono in alcun modo incentivare e/o promuovere condotte vietate dalle attuali leggi vigenti. In Italia la coltivazione di piante di cannabis con tenore di Thc superiore allo 0,6% è vietata. I contenuti sono da intendersi esclusivamente ai fini di una più completa informazione personale e di cultura generale.

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