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Come identificare e curare lo stress da calore della cannabis

Lo stress da calore della cannabis si riferisce ai complessi problemi che possono sorgere quando la cannabis viene coltivata dove le condizioni sono semplicemente...
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Come identificare e curare lo stress da calore della cannabis

Lo stress da calore della cannabis si riferisce ai complessi problemi che possono sorgere quando la cannabis viene coltivata dove le condizioni sono semplicemente troppo calde per la biochimica della pianta.

Le sue funzioni cellulari fondamentali diventano sempre più difficili da svolgere man mano che le temperature aumentano. Il risultato è un deterioramento della salute della pianta fino a quando lo stress da calore non viene arrestato.

Se lo stress da calore della cannabis non viene affrontato prontamente, allora verrà compromessa sia la resa che la qualità del vostro raccolto. Nel peggiore dei casi, la vostra pianta semplicemente potrebbe non sopravvivere.

 

Riassunto:
Capire lo stress da calore della cannabis per prevenirlo meglio
I sintomi dello stress da calore della cannabis
Identificare e curare i problemi di stress da calore della cannabis indoor
Identificare e curare i problemi di stress da calore della cannabis outdoor
FAQ sullo stress da calore della cannabis
Consigli e trucchi per affrontare lo stress da calore
Affrontare lo stress da calore della cannabis

 

 

Capire lo stress da calore della cannabis per prevenirlo meglio

Lo stress da calore della cannabis può avere diversi fattori che vi contribuiscono. A volte lo stress da calore o una cattiva condizione ambientale potrebbero causare altri problemi, ad esempio con i fertilizzanti. In sostanza, alla fine il tutto potrebbe risultare un quadro complicato da risolvere e difficile da rimediare.

Scarsa umidità

Quando le temperature sono elevate, un metodo con cui la cannabis cerca di combattere naturalmente lo stress è l’aumento della traspirazione. La traspirazione implica che deve essere presente nell’ambiente della pianta e nella zona delle radici una ragionevole quantità di acqua per permettere la traspirazione. Ma in un ambiente a bassa umidità la traspirazione diventa molto più difficile.

 

Bruciatura da over-fertilizzazione

Quando una pianta di cannabis subisce uno stress da calore, il fatto che sia in buona salute, aiuta per far fronte allo stress. Tuttavia, se la vostra pianta soffre già di qualche problema di nutrizione (ad esempio, bruciatura da over-fertilizzazione), allora vi sarà sempre più difficile gestire le difficoltà aggiuntive che derivano dallo stress da calore.

Allo stesso modo, se la vostra pianta soffre di carenza di nutrienti e successivamente deve affrontare uno stress da calore, aspettatevi una moltiplicazione significativa dei vostri problemi. Riuscire a mantenere la pianta di cannabis nel “punto perfetto” di nutrienti (senza sovra o sottoalimentazione) dal seme al raccolto è l’obiettivo finale di ogni coltivatore.

 

Illuminazione eccessiva

Chiunque abbia messo la propria pianta troppo vicino alle luci di coltivazione potrebbe aver visto un arresto della crescita e un possibile sbiancamento vicino alle punte. La cannabis può tollerare solo certi livelli di intensità di luce prima che si sovraccarichi.

Se date alla pianta troppa luce, con un livello di PPFD che supera i 1300-1500, aspettatevi dei problemi, a meno che non abbiate un’integrazione di CO2. Controllate con il vostro fornitore di luci le altezze di sospensione raccomandate e assicuratevi di non chiedere troppo alle vostre piante.

Un’eccessiva PPFD (intensità di luce) in combinazione allo stress da calore porrà fine a qualsiasi crescita nella vostra grow-room e comprometterà gravemente la quantità e la qualità del vostro raccolto.

 

Scarsa ventilazione

Una causa molto comune dello stress da calore della cannabis è uno scarso livello di estrazione dell’aria nella grow-room. Le due ragioni principali per avere una buona ventilazione sono l’eliminazione del calore eccessivo e una fornitura costante di aria fresca necessaria alla fotosintesi e alla respirazione. Controllate bene che la vostra ventola di estrazione sia adeguata alle dimensioni della grow-room e implementatela se necessario.

I coltivatori che vivono in un paese caldo devono prestare molta attenzione alle temperature esterne. Se la temperatura dell’aria esterna ad esempio è di 35ºC, non importa quanto sia potente la vostra ventola di estrazione, non riuscirete mai ad abbassare le temperature. In queste circostanze, l’opzione migliore è passare all’aria condizionata.

 

Guasto delle attrezzature

Un guasto, ad esempio, di un sensore della temperatura nella grow-room che controlla la ventola di estrazione può portare dei gravi problemi. Così come un guasto della ventola di estrazione stessa, o qualche altro guasto delle attrezzature chiave.

In una grow-room piccolina dovrebbe essere più facile controllare che tutto funzioni correttamente. Alcuni coltivatori hobbisti esperti tengono addirittura dei ricambi per i componenti chiave come i filtri a carbone, i misuratori di pH, ecc. per l’inevitabile giorno in cui dovranno sostituirli.

I sintomi dello stress da calore della cannabis

Le condizioni richieste per la manifestazione di stress da calore possono variare da un ceppo all’altro. Alcune sativa della giungla, ad esempio, hanno una maggiore resistenza al calore rispetto ad un indica in un ambiente ad alta umidità.

Ricordate che alcuni problemi di nutrizione come altri problemi ambientali potrebbero dare dei sintomi simili allo stress da calore. Fate attenzione a non sbagliare la diagnosi e a non trattare in maniera inadeguata le carenze delle vostre piante o potrete addirittura peggiorare le cose!

Fase Sintomi
Stress da calore sulle piantine di cannabis ● Crescita lenta della piantina

● Le foglie più recenti tendono ad apparire pallide e appassite

● Crescita stentata della piantina. Nei casi più gravi morirà

● Le piantine rimangono estremamente vulnerabili e non hanno la forza delle piante più mature per poter combattere lo stress da calore

Stress da calore durante la fase vegetativa ● Foglie arricciate che potrebbero sembrare secche con i bordi avvizziti

● Macchie sulle foglie secche e marroni

● Le punte delle foglie possono sembrare bruciate e arricciate. Alla fine si fa strada su tutta la pianta un imbrunimento generale

Stress da calore sulla pianta di cannabis in fioritura ● Le foglie possono apparire sbiancate e ingiallite sulle estremità

● Le foglie possono arricciarsi anziché rimanere piatte

● Fiori pieni di foxtails, fiori allungati e ariosi che emergono insolitamente dalla cima degli altri fiori

● Un’insolita quantità di pistilli bianchi prima del raccolto (quando dovrebbero essere più arancioni) è un segno di stress da calore in fioritura

● Un grave stress da calore in fioritura può avere un effetto irreversibile

Identificare e curare i problemi di stress da calore della cannabis indoor

I coltivatori indoor hanno un gran lavoro da fare nel fornire le condizioni ottimali alla loro grow-room. Devono riempirla con le attrezzature e le luci necessarie, ma devono anche assicurarsi che venga costantemente introdotta dell’aria fresca al fine di eliminare il calore e l’aria viziata.

Sbagliando queste condizioni, inevitabilmente subentrerà qualche problema.

Molti coltivatori mirano ad un ricircolo dell’aria completo nella loro grow-room ogni 4-5 minuti. Ma se vivete in un paese caldo o se subite un’eccessiva ondata di calore, anche l’aria esterna potrebbe risultare troppo calda.

In questo caso, l’unica opzione realistica è l’aggiunta di un condizionatore d’aria per ridurre le temperature e mantenerle il più vicino possibile ai 22ºC-24ºC (circa 70-75ºF).

Se le temperature esterne sono più basse, magari non avrete bisogno dell’aria condizionata, e sarete in grado di ridurre i livelli della temperatura interna della vostra grow-room semplicemente alzando le lampade e aumentando l’estrazione e la ventilazione.

Consigli e raccomandazioni per affrontare i problemi di stress da calore della cannabis indoor:

  • Aumentate la distanza tra la parte superiore delle piante e le lampade
  • Usate dei ventilatori basculanti per muovere l’aria nella grow-room – evitate la formazione di aria ferma e stantia
  • Considerate un upgrade con delle lampade a LED, producono relativamente meno calore di quelle HPS
  • Considerate il passaggio all’aria condizionata se le temperature raggiungono un livello eccessivo
  • Impostate i ventilatori di estrazione in modo che la stanza si riempia di aria fresca almeno ogni 5 minuti
  • Mantenete le temperature all’interno della grow-room sotto i 25°C, molti coltivatori esperti controllano costantemente sia temperatura che umidità
  • Se necessario, evitate di coltivare durante i mesi estivi e piuttosto coltivate indoor durante le stagioni più fresche. Senza aria condizionata, la coltivazione indoor estiva risulta pressochè impraticabile per molti
  • Considerate la possibilità di accendere le luci di coltivazione al tramonto e di spegnerle all’alba. Questo permette alle piante di evitare che le luci siano accese proprio durante la parte più calda della giornata

Identificare e curare i problemi di stress da calore della cannabis outdoor

Affrontare il calore eccessivo in una coltivazione outdoor presenta qualche sfida in più. in una coltivazione indoor, quando tutti gli accorgimenti falliscono, c’è ancora l’ultima possibilità con un potente condizionatore d’aria, che può riportare le temperature al livello ottimale.

Ma nei grandi spazi aperti le scelte sono più limitate, nonostante abbiate comunque ancora qualche opzione. Affrontare una grande ondata di calore è difficile, a volte può essere più una questione di limitare i danni piuttosto che cercare una cura.

Pianificare la coltivazione in anticipo può permettervi di scegliere una varietà più resistente al calore o un trovare un luogo che offra un po’ di ombra a mezzogiorno.

  • Se coltivate dentro i vasi, cercate di mantenerli il più fresco possibile. Vi consigliamo di spostarli all’ombra. Manteneteli al fresco ed evitate di metterli, ad esempio, direttamente su una superficie piastrellata calda. Evitate i vasi neri che assorbono il calore e cuociono le radici, vogliamo garantire una zona radicale fresca.
  • I vasi più grandi possono trattenere di più l’umidità, rendendo la vita più facile alle radici. Se avete i classici vasi neri per piante, provate a coprirli con un involucro bianco per riflettere la luce e mantenere le temperature più fresche.
  • Bagnate al mattino. Evitate di far aspettare le vostre piante durante una giornata piena e calda prima di annaffiarle. Assicuratevi che inizino bene la giornata con una buona annaffiatura. Quando necessario, annaffiate anche a fine giornata.
  • Alghe marine e alga kelp. Queste fonti naturali di nutrimento sono ricche di minerali e possono aiutare le vostre piante a fronteggiare lo stress da calore.
  • Offrite alle vostre piante una protezione dal sole. Una semplice tenda o un telo sopra le vostre piante, per creare ombra durante le ore più calde della giornata, può ridurre ampiamente i livelli di stress da calore.
  • Scegliete delle varietà outdoor resistenti al calore, che si sono adattate alla vita nei climi caldi, ad esempio ci sono alcuni ceppi sativa, selezionati appositamente per i climi più caldi con un maggiore livello di umidità. Ma è importante aggiungere che alcuni ceppi indica resistenti (come ad esempio MazarBanana Blaze, Master Kush, Auto Blackberry Kush…) cresceranno bene anche in un un clima caldo con una bassa umidità.

FAQ sullo stress da calore della cannabis

Quali sono le migliori varietà di cannabis resistenti al calore?

Le varietà per i climi più caldi ad alta umidità includono Desfrán (e Auto Desfrán) / Power Plant (e Auto Power Plant) / Skywalker Haze (e Auto Skywalker HazeAuto Daiquiri Lime / Auto Euforia.

Le varietà per i climi più caldi a bassa umidità (con delle possibili temperature notturne più fredde) : Mazar (e Auto Mazar) / Banana Blaze (e Auto Banana Blaze) / Master KushAuto Night QueenAuto Blackberry Kush (magari Blueberry / e Auto Blueberry).

Trapiantare le vostre piantine può aiutare a recuperare uno stress da calore?

Anche spostare una piantina di cannabis in un vaso più grande può presentare alcuni rischi. Se la vostra pianta di cannabis si sta riprendendo da uno stress da calore, potrebbe essere più saggio lasciarle un po’ di tempo per riprendersi dai sintomi principali, come le foglie e i rami cadenti, prima di tentare il trapianto.

Quando trapiantate prestate molta attenzione a non danneggiare la zolla, non farà che aumentare i vostri problemi. Quando si trapianta, potete diminuire lo stress del processo se usate delle micorrize che danno beneficio alle radici nel nuovo terreno. Ciò aiuterà la zona radicale a mantenersi in buona salute. Assicuratevi che il nuovo terreno sia ben irrigato, in modo che la pianta si adatti rapidamente alla sua nuova casa.

Lo stress da calore può indurre una pianta di cannabis a produrre semi?

Lo stress da calore, ma in genere qualsiasi forma di stress, può far sì che alcune piante diventino ermafroditi (‘hermies’) e producano dei fiori maschili. I fiori maschili rilasciano il polline e questo può causare la formazione dei semi.

Quando è troppo tardi per rianimare una pianta di cannabis che ha subito stress da calore?

Molto dipende dalla gravità dello stress termico. Se la vostra pianta era ancora in fase vegetativa e ha avuto il tempo di recuperare, allora magari potrete vedere una fioritura relativamente normale.

Se lo stress da calore è stato grave ed è avvenuto durante la metà della fioritura, potrebbe esserci poco da fare per salvare la vostra pianta. In questi casi, selezionate i fiori che riuscite a raccogliere e concentrate la vostra attenzione per evitare la stessa situazione in futuro – se possibile.

Prevenire è sempre meglio che curare quando si tratta di problemi di coltivazione della cannabis.

Quando e come annaffiare le piante di cannabis che soffrono di stress da calore?

Non stressate ulteriormente la vostra pianta creando uno shock alle radici aggiungendo dell’acqua ghiacciata o mettendola direttamente sotto il getto dell’aria condizionata.

Aggiungete l’acqua con una temperatura di 20ºC circa, lentamente, una volta che la vostra pianta è in un ambiente più fresco, facendo attenzione a non bagnarla troppo. Vi consigliamo di lasciare che la pianta si riprenda in una zona più fresca per un giorno o due.

Consigli e trucchi per affrontare lo stress da calore

Molti coltivatori affrontano lo stress da calore della cannabis in modo adeguato riuscendo a risolvere il problema. A volte si tratta di una soluzione semplice, come aumentare l’altezza delle lampade e aumentare l’estrazione.

Altre volte il problema richiede una soluzione più a lungo termine, come ad esempio evitare di coltivare in un certo periodo dell’anno, oppure installare l’aria condizionata nella coltivazione successiva.

I consigli che seguono si basano su molti decenni di esperienza e sui numerosissimi feedback dei nostri clienti, i quali possono diventare dei consigli utili anche per voi.

LED vs HPS. La maggior parte dei coltivatori più esperti valuta il costo di un cambiamento all’interno della loro grow-room passando ad un impianto di illuminazione a LED di qualità. Sì, probabilmente è il miglioramento più costoso che si possa fare. Ma è anche uno dei migliori.

Il livello dei cannabinoidi aumenta in modo considerevole, mentre lo stress da calore e il calore IR intrinseco diminuiscono significativamente. La produzione di calore diminuisce e il consumo di energia si riduce.

Se potete permettervelo, e se abitate in un luogo in cui il calore è un problema, vi consigliamo di passare alle luci a LED di buona qualità appena potete.

HPS raffreddato ad aria vs HPS normale. Se non potete permettervi il passaggio ai LED in questo momento, considerate la possibilità di cambiare le vostre HPS con delle HPS con raffreddamento ad aria.

Una luce HPS raffreddata ad aria racchiude la luce in un flusso d’aria sigillato ed è in grado di ridurre significativamente le temperature all’interno della grow-room.

Tempo di illuminazione. Accendere le luci al tramonto e spegnerle all’alba è un buon consiglio generale. Vi permette di evitare che le vostre piante debbano affrontare l’effetto combinato delle “luci accese” durante la parte più calda della giornata.

Al contrario, se avete delle temperature più fredde nella grow-room (per esempio in inverno), vi conviene coltivare dei semi autofiorenti con un programma di luci impostato a 24/0 per massimizzare le temperature.

Estrazione. Molti coltivatori tendono ad usare una modalità di estrazione inferiore a quella ottimale. Garantire una buona ventilazione aiuta a rimuovere l’aria calda e a ridurre la temperatura all’interno della vostra grow-room.

 

Aumentare l’altezza delle luci. A volte basta semplicemente alzare le lampade, specialmente se sono HPS, per aiutare a ridurre lo stress termico.

Aria condizionata e ventilatori. Se tutto il resto fallisce, fate ciò che fanno i professionisti e passate all’aria condizionata!

Consigli per i coltivatori outdoor:

Create ombra alle vostre piante. Quando coltivate in terra in un campo aperto, cercate di costruire un riparo base con qualche palo e un telo. Di solito è sufficiente un tessuto bianco per proteggere le piante da un calore eccessivo o da una luce del sole troppo intensa durante le giornate estive.

Spostate le piante in un punto più fresco del vostro giardino. Quando coltivate nei vasi, provate a spostare le vostre piante in un posto dove ricevono un po’ meno luce solare o dove vengono protette dalla luce diretta del sole durante la parte centrale della giornata (quando il sole splende di più).

Proteggere la zona delle radici. Potete farlo aggiungendo uno strato di pacciamatura o di pietre bianche (che riflettono la luce) alla base dello stelo. Questo aiuterà a creare una zona cuscinetto, in modo tale che la parte superiore del terreno si asciughi meno rapidamente.

Quando coltivate nei vasi è meglio usare dei vasi traspiranti come smartpots, vasi in geotessile e airpots. Nel caso siano neri, provate ad avvolgerli (non troppo stretti però, perché hanno bisogno di spazio per poter respirare) con della plastica bianca per riflettere la luce intensa invece di assorbirla.

Considerate soluzioni innovative per lirrigazione. Se state coltivando in una condizione di caldo estremo, magari polete considerare qualche metodo di coltivazione non convenzionale, con un certo livello di automazione piuttosto che una semplice coltivazione a terra.

Una sfida è quella di mantenere anche la temperatura dell’acqua fresca. Una buona soluzione per la maggior parte dei coltivatori è l’uso di un sistema come l’Autopot, questo sistema semi-idroponico può essere usato in combinazione agli Smartpots, i quali permettono alle piante di nutrirsi di ciò di cui hanno bisogno ogni giorno completamente da sole (senza essere collegate alla corrente).

Utilizzando un serbatoio più grande possono sopravvivere durante i giorni estivi più duri attingendo l’acqua e le sostanze nutritive quando necessario.

Affrontare lo stress da calore della cannabis

Non sempre lo stress da calore riesce ad essere sconfitto, a volte un’ondata di caldo estremo può essere troppo da affrontare. Ma con un pensiero creativo e una pianificazione anticipata sarete in grado di evitare lo stress da calore delle vostre piante cannabis in futuro.

Le modifiche alla vostra grow-room e le tempistiche della vostra coltivazione possono fare una grande differenza. Così come il tipo di semi di cannabis che usate, scegliete sempre i semi migliori che potete trovare e buona fortuna per la vostra coltivazione!

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