La cannabis contro la censura dei social… aspettando la legalizzazione

La resistenza del settore cannabis a livello globale è resilienza per la legalizzazione. Il progresso non si può fermare e con esso la legalizzazione, ma senza commercializzazione non si può finanziare la resistenza. Nascono così l’Instagram della Marijuana e lo Uber della Weed, nel tentativo di aggirare l’ostruzionismo a danno delle aziende e dei consumatori.

Weedmaps e il rapper Berner, fondatore e proprietario del marchio Cookies, stanno lanciando un nuovo social network in risposta alla cancellazione di account compatibili con la cannabis sui tradizionali media. Le app di proprietà di Meta Facebook e Instagram hanno, infatti, cancellato gli account di molte realtà aziendali relative alla cannabis per violazioni delle norme.

Quante imprese hanno visto bloccare il proprio profilo anche con motivazioni del tutto decontestualizzate ma senza possibilità di replica all’utente. Veramente troppi in tutto il mondo gli operatori del settore che non hanno possibilità di sponsorizzare la propria attività, lo stesso Berner ha visto più volte congelare o cancellare il proprio account dal social. Le leggi potranno cambiare ma molto probabilmente per vedere qualche risultato dovremo attendere una legalizzazione federale negli USA. Un processo in corso ma ancora lungo visto che, nonostante le molteplici proposte in discussione, al momento nessun provvedimento definitivo è stato ancora preso.

Vedi: “Sempre più vicina la legalizzazione in USA, può essere una realtà.”

Il nuovo social sarebbe in cantiere già dal 2014 ed è stato rilanciato pochi giorni fa su Twitter. Il ganja preneur e WM hanno lavorato a lungo per una piattaforma senza censura su Marijuana.com, già rinominata l’“Instagram della marijuana”.

“Entrambi i social network considerano la cannabis una droga”, spiegano nel comunicato stampa, “e molte aziende produttrici di marijuana hanno perso account e follower preziosi a causa di questa repressione” (…). “Questa comunità è speciale per noi, crediamo in questa pianta e ora Marijuana.com ne sarà parte e unirà la nostra gente”. Secondo il comunicato, la nuova impresa sarà rappresentata da Berner come ambasciatore e direttore esecutivo. Il nuovo social by Weedmaps sarà un contenitore illimitato per genetiche (ceppi), negozi, dispensari, brand, artisti e consumatori che potranno creare profili gratuiti e pubblicare contenuti categoricamente senza censura.

Tra i profili ci sarà anche Uber? Delivery non a domicilio, vediamo perché.

Il delivery va alla grande, dal look down siamo tutti un po’ viziati, essere stati costretti a restare a casa ci ha abituato alla consegna a domicilio.
Consegna di cene, spese, elettrodomestici, libri e perché non cannabis?

Saranno gli utenti di Uber Eats in Ontario e Canada i primi ad avere la possibilità di ordinare prodotti a base di cannabis sull’app, che al momento in fase di avviamento. L’accordo con Tokyo Smoke, rivenditore di cannabis, prevede che i clienti possano effettuare un ordine e ritirarlo in un negozio vicino la propria posizione entro un ora.

La legge canadese, infatti, prevede la legittimità dell’uso ricreativo della cannabis ma ne vieta categoricamente la consegna a domicilio. Un mercato, quello della marijuana canadese, che vale 3,52 miliardi di euro l’anno (5 miliardi di dollari canadesi), per questo l’amministratore delegato Dara Khosrowshahi ha puntato molto sulla cannabis. Khosrowshahi ha espresso anche anticipando un notevole interesse per la situazione statunitense, appena si sbloccherà Uber avanzerà le sue proposte.

“Man mano che le leggi locali e federali si evolvono, esploreremo opportunità con i commercianti che operano in altre regioni”, ha affermato un portavoce di Uber.

La domanda di cannabis è cresciuta, cresce e continua a crescere, il mercato è più forte delle leggi in vigore, per questo gli statisti si stanno adattando alla legge del denaro. Vedremo come si svilupperà questa economia e come sarà scritta questa storia con la consapevolezza che la legalizzazione federale sarà un passaggio storico importante.

 

Se vuoi restare sempre aggiornato su tutto ciò che gravita intorno al mondo della canapa, seguici sulla nostra pagina Facebook e sul nostro profilo Instagram iscriviti a Green Friday, la newsletter settimanale di BeLeaf Magazine. È tutto gratis e… ne vale la pena!