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HomeCannabis"La cannabis mi ha salvato dall'eroina". L'esperienza di Cece contro ogni proibizionismo

“La cannabis mi ha salvato dall’eroina”. L’esperienza di Cece contro ogni proibizionismo

“Quando si parla di liberalizzazione della Cannabis nel nostro Paese, chi ha conosciuto il dramma della tossicodipendenza sa bene che tutti coloro che fanno uso di sostanze hanno cominciato con la Cannabis. Questo non significa che tutti quelli che fanno uso di Cannabis, usano altre sostanze. Ma chi usa altre sostanze ha cominciato con la Cannabis” dichiara lโ€™On. Antonio Tajani, parlamentare CE, ex ufficiale italiano, vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia.

Sono tanti gli stereotipi sulla cannabis, spesso se ne parla per luoghi comuni, attraverso le esperienze di โ€œmio cuginoโ€, senza sapere cosa sia veramente la tossicodipendenza.

Contro ogni โ€œsentito direโ€ abbiamo deciso che a parlare era meglio fosse Cece (nome di fantasia per tutelare la sua identitร ). La sua storia รจ lunga trentacinque anni, venti dei quali รจ stata tossicodipendente. Un carattere oppositivo e ribelle lโ€™ha aiutata a cercare la veritร  dietro le imposizioni, a studiare qualcosa quando le interessava. Lei la cannabis non lโ€™ha mai toccata, finchรฉ non si รจ disintossicata e il CBD lโ€™ha aiutata a gestire la dipendenza.

Le chiedo cosa risponderebbe a Tajani, che definisce la cannabis โ€œuna droga di passaggioโ€. A Cece esce un “ma che m***ia dice?!”, poi inizia a raccontare la sua storia. “Sono ex tossicodipendente. Lo sono stata per ventโ€™anni, per tre anni ho assunto metadone, ho partecipato ad un percorso clinico per un mese ed ora รจ un anno che sono completamente pulita, quattro mesi che non prendo neanche il metadone”.

Per rispondere a Tajani: “Le mie prime esperienze sono state direttamente con sostanze sintetiche comeย  ecstasy, LSD, trip, cose cosรฌ. Poi sono passata alla cocaina e allโ€™eroina, poi esclusivamente alla cocaina per via endovenosa. Le canne me le ero fatte ma avevo provato una volta ogni tre o cinque anni, non si puรฒ dire che mi piacesse. La testimonianza di ciรฒ sono ventโ€™anni di test al Sert, dove risultavo positiva a tutto tranne che alla cannabis. Adesso sono negativa a tutto tranne che alla cannabis”.

Cece quando smette di usare la cocaina assume metadone, un prodotto sintetico molto simile alla morfina o allโ€™eroina, sia negli effetti psicologici che nelle conseguenze fisiche. Non volendo avere alcuna dipendenza cerca delle strade per scalarlo, anche se รจ difficile senza lโ€™aiuto del Sert: “Mi sono curata da sola cercando delle alternative, anche se le alternative in comunitร , in neuropsichiatria, nei centri diurni per tossicodipendenti, erano farmaci altrettanto pesanti. Dallo smercio di strada si passava ad avere gli stessi effetti e diventare dipendenti dagli psicofarmaci. Alla fine ho smesso con il metadone quando ho deciso di scalarlo da sola”.

I tossicodipendenti utilizzano sporadicamente la cannabis ma non รจ di loro interesse. Nel libro โ€œIl pasto nudoโ€, William Burroughs ammette come unica sostanza assumibile la cannabis: “fa da guida alle facoltร  psichiche che possono poi essere ritrovate in sua assenza(…). Mi sembra che la cannabis e gli altri allucinogeni forniscano una chiave dei processi creativi, e che uno studio sistematico di queste droghe aprirebbe la strada a processi non chimici verso gli stati modificati di coscienza”. Non tutti sono pronti ad accedere alla propria coscienza, ad affrontare gli scheletri nellโ€™armadio.

Lโ€™astinenza รจ una bestia difficile da domare con la sola buona volontร : “Nel momento in cui non avevo piรน sostanze in corpo, di nessun tipo, una volta al mese circa rischiavo di ricominciare e una volta significa riprendere tutto il ciclo da capo. Sono riuscita a gestire la tentazione solo con la cannabis a basso contenuto di Thc, la cannabis light per capirci. Ho incontrato una persona a me cara che mi ha parlato della canapa e della cannabis. Con lโ€™informazione ho provato sulla mia pelle che รจ vero, anche se fosse un effetto placebo: mi ha aiutata moltissimo nel mio percorso. Sicuramente ho fatto un percorso interiore e mi sono calmata, ma posso confessare che senza la cannabis non avrei superato quei momenti di tentazione”.

La cannabis light รจ stata una soluzione a portata di mano, accessibile e senza effetti collaterali nel caso in cui non sia reperibile. A chi critica perchรฉ รจ assente lโ€™effetto psicoattivo risponde: “Innanzitutto, uso solo CBD perchรฉ il THC, a causa delle mie problematiche, mi crea โ€œconfusione mentaleโ€ e stati dโ€™animo che non sono pronta ad affrontare. La canapa, invece, se decidi di smettere con le droghe pesanti non crea dipendenza fisica, anzi allevia spasmi, muscoli rigidi, tiramenti ossei e cefalee. La canapa mi crea una condizione psicofisica che mi rilassa e mi mantiene lucida”.

“Perchรฉ il metadone si e la cannabis no?” si chiede Cece. La cannabis non crea dipendenza, mentre sia i farmaci che il metadone causano vere e proprie crisi di astinenza. Con il metadone non si esce dal tunnel della droga, si cambiano soli i binari.

ย I senatori Maurizio Gasparri e Carlo Giovanardi hanno dichiarato da poco che:Bisogna aiutare le comunitร  e il volontariato, oggi non adeguatamente sostenuto o addirittura abbandonato, pur avendo i migliori risultati nella lotta alle dipendenze. Bisogna rafforzare e riqualificare i servizi pubblici. Bisogna applicare le leggi che consentono ai detenuti tossicodipendenti di lasciare il carcere se accettano un percorso in una comunitร ”.

ย Il carcere รจ unโ€™esperienza comune a molti tossicodipendenti, quasi una costante, infatti Cece conferma: “Io sono stata a Rebibbia due volte, ovviamente in ventโ€™anni di tossicodipendenza cosa pretendi? Rissa e aggressione a pubblico ufficiale, dove molte volte ero sotto effetto di medicinali o qualcosa di illegale, non cannabis di certo.ย  Sono stata due settimaneย  la prima volta, con pena sospesa, e due settimane la seconda, con assoluzione. Ma in carcere applicano la politica del โ€œsei tossico, tanto muori domani”.

La problematica legata alla gestione delle dipendenze in carcere passa alle volte inosservata rispetto alle condizioni estreme in cui sono costretti a sopravvivere i reclusi.

“Qualsiasi Sert di regola non puรฒ scalare il metadone velocemente al paziente, lo devi fare a riduzione di basse dosi, sia per lโ€™astinenza fisica che mentale. Nel frattempo dovrebbero eseguire una diagnosi dello stato psicologico. In entrambe le occasioni in cui sono stata arrestata, ho vissuto la stessa prassi: appena entrata in carcere, per risparmiare la spesa del metadone me lo hanno scalato daย  80 a 30. In sostituzione dei 50 di metadone mancanti mi hanno dato dei farmaci pesanti che non avevo mai usato come Xanax, Minias, Seroquel e farmaci per la schizofrenia senza una diagnosi. Appena tornata al Sert mi hanno ridato 80 di botto, potevo anche rimanere a 30 ma senza i farmaci compensativi, quindi sono tornata a 80. Ecco perchรฉ molti tossici usciti dal carcere fanno i danni perchรฉ non sono accompagnati nel percorso e perchรฉ carcere e Sert non comunicano. I medici del Sert sono consapevoli di quello che succede in carcere ma non sembrano interessarsene”.

Cece tiene tutto dentro da cosรฌ tanto tempo che si sfoga sulla gestione delle strutture pubbliche: “Nei Sert alcuni utenti in accordo con i dottori reperiscono metadone da smerciare per strada. Non si va a risparmio!”. I medici non sono tutti uguali, come i Sert. In comune hanno che non si espongono sul tema cannabis, nรฉ per uso medico, nรฉ tantomeno ludico.

“Per non perdere il lavoro non si espongono, del resto non viene presa in considerazione da molti neanche se riporti la prescrizione di cannabinoidi da parte di un medico esterno. Ma immagino che, quando le case farmaceutiche avranno le loro convenienze, la cannabis arriverร  anche come terapia nei Sert”.

Sono restii ad approvare la cannabis, almeno ufficialmente, ma non si risparmiano su metadone e psicofarmaci. Lโ€™impressione di chi li ha vissuti per un ventennio รจ che “loro lavorano come una specie di esperimento sullโ€™uso del metadone”.

Cece voleva farci incontrare un medico del Sert ma si รจ rifiutato categoricamente: “Io volevo dare unaย  mano ad avere piรน informazioni possibili per me e per persone come me”. Senza darsi pace su tanta omertร  aggiunge: “Dai loro discorsi era palese il dubbio sulla dipendenza da metadone in confronto alla possibilitร  di prescrivere cannabis. Anche perchรฉ il percorso psicologico che dobbiamo fare รจ interdetto dal metadone. La canapa รจ molto piรน leggera e non causa conseguenze come il metadone che porta danni collaterali diversi a seconda dellโ€™individuo. Per esempio รจ stato fatto il metadone concentrato per i diabetici, ma non sono state affrontate le interazioni con altre patologie”.

Quando arrivano casi di tossicodipendenti da cannabis i medici si relazionano con il paziente in modo altrettanto ambiguo e personale: “Di solito vengono ascoltati una volta dallo psicologo e rimandati a casa, se i medici sono bravi, se invece il medico lo tratta come un numero gli vengono prescritti farmaci che poi lo portano ad una vera dipendenza. Dipende dal medico, se lo vuole aiutare veramente o se vuole accaparrarsi lโ€™utente”.

Esistono centri di prima accoglienza gestiti da fondazioni, enti pubblici e privati,ย  attraverso i quali si puรฒ passare per poter accedere alle comunitร . Cece รจ stata in uno di questi luoghi di accoglienza dove ci si puรฒ fare la doccia e imparare un mestiere: “Ho seguito un percorso diurno e alcune volte notturno, se avevo i soldi per pagare.ยป Abitualmente si arrangiava per dormire, spesso lโ€™unica scelta era la strada: ยซovviamente nel tempo che aspetti per rientrare in comunitร  potresti salvarti prima”.

Cece non รจ mai rientrata in un programma di recupero in comunitร  ma tra i sedici e i diciotto anni รจ stata in un riformatorio minorile. Otto ragazze in tutto, tra cui lei รจ lโ€™unica che frequenta consumatori di cocaina ed eroina: “Le mie compagne non sono mai cadute nelle droghe pesanti e sono mamme felici e realizzate. Un caso?”

Le ragazze scappano una volta al mese per godere di una fugace libertร , mentre Cece approccia a quelle droghe che la accompagnano nei ventโ€™anni successivi, le sue compagne si fanno le canne. “Ci ho convissuto per tre anni, quando tornavano erano tutte tranquille, io avevo i postumi – ricorda – ย non avevano crisi di astinenza come me. Magari gli stessi educatori lo sapevano ma per la cannabis non gli interessava, al contrario, per lโ€™uso di droghe pesanti, si che reagivano”. E per dare nuovamente torto allโ€™On. Andrea Tajani: “A me non interessava la cannabis perchรฉ avevo giร  fatto uso di altre sostanze”.

Il mio primo approccio con la cannabis in realtร  รจ unโ€™immagine legata all’infanzia, Cece ricorda i suoi genitori: “mio padre faceva uso di sostanze pesanti e mia madre lo calmava con le canne. Lei sosteneva che non era dannosa e usava solo cannabis, cosรฌ ha portato a termine quattro gravidanze, quattro figli sani”.

Ancora non si spiega come sia possibile esista ancora il proibizionismo a spese delle persone, spesso le piรน deboli e conclude: “forse io sono il caso su un milione”โ€ฆo forse dovremmo iniziare ad essere tutti piรน schietti come Cece.

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