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HomeCannabisLa guerra santa dei gruppi Provita contro Canapa Mundi

La guerra santa dei gruppi Provita contro Canapa Mundi

Mentre nel resto del mondo il processo di normalizzazione e dell’uso consapevole delle sostanze psicotrope e della legalizzazione va avanti più o meno spedito, in Italia la presenza del Vaticano pesa enormemente e gode di un inspiegabile diritto di parola. E’ il caso di ProVita&Familia.it, una realtà “informativa” della stessa sponda di Avvenire e La Verità, che si occupa di tuttologia dal punto di vista del cattolico medio. Il sito ha titolato pochi giorni or sono: “Mentre si sensibilizza sulle droghe c’è chi rema contro e promuove la Canapa con una Fiera”.

Fabrizio Cannone, giornalista canonico, e già autore de “Il Festival vola ma ha due problemi: è schiavo di gender e vittimismo”, nell’articolo sulla canapa sostiene che “da molti anni ormai, le scuole italiane (in particolare medie e superiori) invitano, responsabilmente, i loro studenti a partecipare a convegni, conferenze e anche webinar per metterli in guardia dal pericolo sempre in agguato delle droghe, pesanti o leggere che siano.” Si legge ancora: “Così mentre il giovane e l’adolescente vengono ben informati sui rischi che ogni droga contiene – a prescindere dalla dipendenza che potrebbe causare – ecco che contemporaneamente si incoraggia senza alcun pudore l’uso della cannabis e lo si fa addirittura attraverso manifestazioni fieristiche, solo apparentemente innocue e giocose, che usano la strada dell’ammiccamento e del sorriso: Canapa Mundi!” 

Confutiamo la tesi di Fabrizio Cannone (cognome bullizzabile, ma sarebbe scontato!!) e Provita&Famiglia partendo dalla vera informazione:

Cannabis e cultura cannabica nelle scuole

I corsi negli istituti superiori tenutisi in questi anni si sono distinti a seconda di chi li tenesse: FFOO, associazioni antiproibizioniste spesso legate alla cannabis medica e realtà di comunità di recupero con una forte influenza cattolica. Ovviamente gli approcci sono diversi come il punto di vista che riportano i portavoce degli ideali rappresentati: cosa sia la droga, l’informazione, l’uso consapevole e il passaggio dalle droghe leggere a quelle pesanti, sono solo alcuni punti di divergenza. I sopralluoghi delle FFOO, oltretutto, sono stati alle volte non finalizzati alla prevenzione delle tossicodipendenze, magari con una politica di riduzione del danno, bensì hanno coinvolto le unità cinofile che hanno perquisito minori in pubblico e assoggettandoli per pochi grammi di sostanza psicotropa.

La chiave su cui ruota la cattiva informazione è l’emotività che coinvolge genitori e nonni, la vecchia guardia proibizionista

Le paure legate al binomio adolescenti e cannabis sono infondate, poiché, come tutte le cose della vita, la variabile è la consapevolezza individuale, l’opinione pubblica diffusa e le normative vigenti. Le leggi proibizioniste, punitive e soffocanti hanno condizionato la vita (e la scelta tra la stessa e la morte) di troppi adolescenti – come il caso del suicidio del sedicenne di Lavagna nel 2017, dopo essere stato denunciato dalla madre – . Sono, invece, fiere come il Canapa Mundi (Fiera di Roma dal 1 al 3 Aprile 2022) ad accogliere la cannabis in tutte le sue applicazioni naturali e industriali, dove persone di tutte le età dai bambini agli anziani hanno uno spazio informativo adeguato dal gioco con la carta di canapa, alla nutraceutica, alla naturopatia legata al sistema endocannabinoide.
Genitori e nonni hanno trasformato il pregiudizio in risorsa, un ponte tra il passato glorioso di produttori di canapa italiana e nuove generazioni. Invece, grazie ad eventi come Canapa Mundi, dove medicina, ecostenibilità, agricoltura, nutraceutica e autoproduzione hanno eguale spazio e rappresentano una cultura complessa ed enciclopedica: la cultura cannabica.

Gli studi: il CNR-IFC ha pubblicato “adolescenti e cannabis” di Sabrina Molinaro nell’ottobre scorso.

In un vecchio articolo abbiamo confutato la tesi per cui la depenalizzazione del possesso può aumentarne il consumo nella fascia adolescenziale. Molti paesi, infatti, hanno normato l’uso ricreativo di sostanze psicotrope da anni, con l’analisi dei dati statistici rilevati sull’uso nella fascia adolescenziale dopo la legalizzazione risulta che “non c’è variazione sul numero degli adolescenti, bensì sulla frequenza di utilizzo.”

L’autore dell’articolo di “Provita & Famiglia” chiede “qual è il senso di una operazione commerciale e pubblicitaria di questo genere?” La risposta faziosa dell’autore sentenzia: “Anzitutto il guadagno (…) poi la palese la volontà di popolarizzare e legittimare il fenomeno.”

I workshop, le presentazioni dei libri, le conferenze e l’area bimbi secondo Cannone sono la copertura per la “normalizzazione” culturale della pianta di cannabis che a sua volta induce al consumo e all’autoproduzione, cosa nociva per la salute personale. Il commento dell’autore è “No comment, è proprio il caso di dirlo.”

Ma noi rispondiamo all’aggressione passiva sottolineando solo grazie alle infinite applicazioni dalla medicina all’industria della pianta di canapa è possibile dedicare una fiera a una pianta. Le proprietà del fiore, della fibra e del canapulo permettono la presenza di un’area bimbi, di workshop educativi sullo sviluppo della filiera. Il settore in crescita è di grande interesse per i paesi membri di USA e UE, questo dovrebbe far destare il sospetto ai proibizionisti integralisti che sia vero ciò che si dice: solo gli stolti non cambiano mai idea!

Qualora la scienza non supporti le tesi dei giornalisti e dei politici l’autocritica dovrebbe nascere spontanea. Cannone, invece, incalza sul DDL Pierantoni e sentenzia: “Una proposta avanzata con la solita scusa di combattere le mafie, il moralismo e l’illegalità.”

Informazione alle superiori: FattiSegreti.it e il progetto “Scuola”

FattiSegreti è un progetto nato per un esame di maturità che poi ha dato vita a una pagina Istagram che ha coinvolto decine di migliaia di giovani in questi 6 anni, un interessante campo di studio sociale che mostra l’altra faccia della medaglia: il punto di vista degli adolescenti (e dei consumatori in genere). Un contemporaneo e tecnologico punto di partenza per la riduzione del danno, che è diventato parte attiva nell’attivismo italiano.

“Basta con tabù e disinformazione! Le droghe esistono e spesso sono i più giovani a consumarle, bisogna parlarne e informare, non ignorare e poi reprimere” riporta la presentazione del progetto.

Partecipando su invito di docenti e studenti alle assemblee di istituto, FattiSegreti attraverso dati, musica e quiz, parla di droga ai ragazzi. “Vogliamo far notare quanto le droghe siano ovunque nella nostra società e che in realtà; tutti ne facciamo uso. – è l’obiettivo del progetto nel comunicato ufficiale – Oltre alle droghe illegali infatti esistono numerose droghe legali di uso comune, come alcool, tabacco e farmaci vari.” Conclude infine: “Ovviamente non ci fermeremo qui, questo è solo l’inizio! Fare informazione nelle scuole è, a nostro avviso, una delle tecniche più efficaci per riuscire a raggiungere il futuro che desideriamo.” (per contattare FattiSegreti.it scrivere a info@fattisegreti.it).

La conclusione di Cannone è che tutto questo progresso e informazione sono il frutto di “un’ideologia libertaria che da decenni si rivela un flagello sociale di proporzioni non più tollerabili”. La nostra risposta è che l’ignoranza è un flagello sociale che si cura semplicemente con la cultura.

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