La Germania fa passi avanti, prende seriamente la legalizzazione della cannabis e a poco più di un anno dalla stabilizzazione del nuovo ‘governo semaforo’ produce la prima bozza di legalizzazione, che verrà sottoposta ora ai vari ministeri per le valutazioni e le modifiche. Karl Lauterbach, Ministro della Salute, dovrà quindi sostenere questa proposta dopo il percorso fatto in questi mesi tra audizioni con gli esperti e viaggi di delegazione in California per comprendere la struttura delle politiche e del mercato americano.
Il Redaktions Netzwerk Deutschland ha rilasciato la bozza costruita fino a questo momento, che contiene delle specifiche su cui sarà importante ragionare: i maggiorenni potranno acquistare e possedere fino a 20 grammi di cannabis e sarà possibile coltivare un massimo di due piante per uso personale; i negozi di cannabis dovranno essere forniti di licenza e sarà imposto un tetto del 15% di THC sui prodotti, sembra poi che si voglia diminuire il tetto di THC al 10% per chi ha tra i 18 e i 21 anni. Le forme di pubblicità per aziende e negozi saranno comunque vietate, e la tassazione varierà in base al contenuto di THC. All’interno della bozza viene segnalata anche la possibilità di vendere piccole dosi di cannabis nelle farmacie.
Questo passo in avanti segna un punto di svolta anche per quella che è la politica europea, che dovrà necessariamente adattare le sue regole e prendere una posizione politica su questo tema, alla luce anche delle evidenze scientifiche: il calcolo costi/benefici oggi vede la legalizzazione della cannabis come un beneficio, se opportunamente regolata.
La bozza ha sollevato alcune perplessità e critiche, sia dalla maggioranza che dall’opposizione, ovviamente per motivazioni differenti. Kristine Lütke del Partito Liberale Tedesco ha espresso le sue perplessità rispetto alla fissazione di un tetto per il THC e per il limite di detenzione di 20 grammi. Secondo la Lütke questa impostazione non permetterebbe di fermare il ‘Schwarzmarkt’, pertanto i giovani continuerebbero ad andare al mercato nero. Dello stesso parere è Kirsten Kappert-Gonther dei Verdi Tedeschi.
Dal lato opposto Simone Borchardt della CDU (Christian Democratic Union of Germany) lamenta la velocità con cui l’esecutivo vuole legalizzare la cannabis: “dimenticandosi della protezione dei bambini e dei giovani”. Si è espresso anche Stephan Pilsinger della CSU (Christian Social Union) con una critica relativa alla produzione e ai prezzi, che non sarebbero concorrenziale con queste modalità con il mercato nero, pertanto non si arriverebbe ad uno dei primi obiettivi che si dovrebbe porre la legge.
Da entrambe le parti si insiste per aprire un dibattito parlamentare, che viste le dichiarazioni risulterà interessante in termini concreti. Quello che possiamo rilevare osservando il dibattito tedesco è l’assenza di retorica morale, come invece accade nel nostro paese. Il centro-destra tedesco infatti sta portando avanti delle considerazioni economiche e pragmatiche, mentre in Italia abbiamo la destra proibizionista che si rifiuta di dialogare laicamente su un tema sociale.
Monitoreremo gli avanzamenti della legge in Germania, che è ad oggi la più importante economia europea.