Il Canada è stato uno dei primi paesi al mondo a legalizzare la cannabis in modo globale, grazie al governo Trudeau che nel 2018 ha varato il Cannabis Act, oggi in revisione. Infatti uno dei punti già ‘innovativi’ di questa legge riguarda il controllo quinquennale a cui deve essere sottoposta, e proprio dall’analisi di questi primi cinque anni stanno nascendo alcuni cambiamenti.
Sono passati la scorsa settimana alcuni emendamenti alla legge, proposti dal Ministero della Salute canadese, per aumentare i fondi relativi alla ricerca ed ai relativi test, oltre a modificare anche la regolamentazione sulle bevande alla cannabis per portarle sulla linea di altri prodotti. Gli obiettivi di questi cambiamenti sono relativi anche ad estendere i rapporti con gli stakeholder, le università, i ricercatori, le autorità sanitarie, le industrie della cannabis e le associazioni. Inoltre è utile ad aumentare lo scambio di informazioni con le province, i territori ed il pubblico.
Gli emendamenti proposti si possono sintetizzare in quattro punti: l’incremento rispetto il possesso di bevande alla cannabis che raggiungeranno gli stessi limiti di altri alimenti, mantenendo saldi i controlli sul packaging e relative informazioni di assunzione. Un altro punto è relativo alla regolamentazione rispetto alla ricerca sull’uso non terapeutico di cannabis. Si intende poi fornire dei ‘standard/test kit’ per valutare la qualità delle forniture di cannabis.
Il nuovo regolamento verrà pubblicato nella ‘Gazzetta ufficiale canadese’ il 21 Dicembre: il ‘Cannabis Act’ è stato proprio pensato per essere un atto legislativo flessibile, che si adatta e risponde alle esigenze contemporanea della popolazione canadese e recepisce quelle che sono le evidenze scientifiche e sociologiche, rilanciando la ricerca.
