Un nuovo ‘programma-pilota’ sulla cannabis sta arrivando in Olanda, dopo un’attenta analisi dei promotori che si rendono conto delle ‘zone grigie’ che il modello olandese mantiene, nonostante la ‘percezione turistica’ che in Olanda fumare cannabis sia completamente legale e regolamentato. Certo, la legalità esiste rispetto ai luoghi sicuri in cui si può consumare, ma come ricorda Forbes: i coffe shop olandesi devono ottenere la licenza dai consigli municipali per vendere prodotti alla cannabis, ma l’approvvigionamento arriva comunque dal mercato, pertanto c’è un problema di regolamentazione.
Il Ministro della Salute Ernst Kuipers ha rilasciato un comunicato, circa una settimana fa, lanciando la fase preliminare del ‘Wietexperiment’ che verrà attivato nell’ultimo quarto dell’anno, da Ottobre a Dicembre, nelle municipalità di Tilburg e Breda. L’obiettivo di questo esperimento è quello di eliminare l’area grigia in cui si muove questo mercato, e ridurre le attività criminali che sorgono intorno. L’Olanda nonostante la sua legge certamente più ampia di altri stati in materia di cannabis, contiene comunque in sè uno dei più grandi porti di scambio del continente europeo, il porto di Rotterdam, dove spesso vengono rintracciate le sostanze che arrivano dalle Americhe fino in Europa.
Nell’ambito del programma pilota, tre coltivatori di cannabis sono stati selezionati per fornire cannabis legale ai coffe shop di Tilburg e Breda, per un tempo massimo di sei mesi. Ogni coffe shop potrà immagazzinare un massimo di 500 grammi di cannabis, ma si potrà comunque ancora acquistare dal mercato illegale. Nella prima parte del 2024 il governo valuterà questa politica, e deciderà a chi rilasciare la licenza che dovrà sottostare all’implementazione di regolamenti scelti dal governo come la qualità del prodotto, l’etichettatura ma anche il packaging che dovrà avere determinate caratteristiche.
