Nonostante l’Italia abbia legalizzato la produzione di Cannabis medica nel 2015 non è ancora in grado di soddisfare i bisogni delle persone che ne fanno uso. I livelli produttivi sono estremamente bassi, circa 150 chilogrammi l’anno a fronte di un fabbisogno per il 2021 previsto in circa 3 tonnellate. La Germania, nel frattempo è diventata il più grande mercato per la cannabis medica in Europa e, punta a produrre 10 tonnellate di cannabis l’anno entro i prossimi 3 anni creando di conseguenza un vero e proprio business per il paese.
Anche San Marino ha annunciato la legalizzazione della Cannabis Medica e, nonostante non abbia iniziato ancora une vera e propria produzione probabilmente saremo noi a doverci rifornire da loro e non il contrario. Il piccolo stato ha deciso di puntare molto sul mercato della cannabis che definisce “un’occasione importante sia dal punto di vista economico che sanitario”.
L’Italia non è in grado di garantire a tutte le persone che ne fanno uso una terapia continuativa, ad oggi la quantità prodotta dallo Stabilimento Militare di Firenze è insufficiente e i pazienti sono costretti ad una vita di attesa. “In Italia la domanda è superiore all’offerta e il paese non è nelle condizioni di produrre la necessaria quantità, pertanto vede di buon occhio una collaborazione”, ha infatti dichiarato il Segretario di Stato alla Salute, Roberto Ciavatta, spiegando di aver già avviato un’interlocuzione con il Ministero della Salute Italiano, la Direzione dell’Ufficio Centrale Stupefacenti e lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze.
La novità più importante contenuta nell’accordo tra i due paesi è l’avvio di un Tavolo di Lavoro tra i due Paesi per ricercare le forme di collaborazione più adeguate nella coltivazione di cannabis per uso medico e per la produzione farmaceutica di medicinali di origine vegetale a base di cannabis.
Una notizia che potremmo definire “dolceamara” perché, se da una parte avremo probabilmente una quantità maggiore di cannabis medica disponibile per tutti coloro che ne hanno bisogno dall’altra questa quantità non sarà prodotta in Italia, ma verrà acquistata, quando, il nostro territorio grazie al clima che lo contraddistingue sarebbe perfetto per una massiccia produzione di questa pianta, produzione che potrebbe diventare un vero e proprio business per l’intero Sistema Paese, garantire terapie continue e dare lavoro a tante persone.